Recensioni & Interviste, Teatro
Claudio Bisio e i suoi primi 60 anni
Claudio Bisio è un attore, cabarettista, conduttore televisivo, doppiatore e scrittore italiano. Nasce a Novi Ligure il 19 marzo 1957, in provincia di Alessandria e li vi trascorre i primi cinque anni di vita. Poi la sua famiglia si trasferisce a Milano dove, con l’arrivo del ’68 e delle contestazioni giovanili, lo porta a lasciare lo studio in arti figurative per dedicarsi alla politica.
LA CONVIVENZA CON LA PELATA
Quando Bisio frequentava la scuola del Piccolo Teatro gli venivano assegnati sempre le parti del vecchio, come in Ma non è una cosa seria di Pirandello, dove faceva la parte l’anziano che aveva avuto un coccolone e stava in carrozzina. Allora provò ad usare qualche improbabile trucco come ad esempio i parrucchini ma poi scelse di essere se stesso anche nell’immagine e il suo successo prosegui lucidandosi il cranio prima di ogni entrata sul palco.
STUDENTE CONTESTATORE
Al liceo era un contestatore, apparteneva al movimento politico di Avanguardia Operaia e recita al Centro Sociale Leoncavallo negli anni delle contestazioni studentesche del ’68. Tutt’ora è impegnato nelle discussioni politiche pubbliche a favore dei diritti dei più deboli.
ODIO PER LE CRAVATTE
Claudio Bisio odia mettere la cravatta perché, almeno cosi dice lui, al momento della nascita rischiò di morire a causa del cordone ombelicale che gli si attorcigliò attorno al collo rischiando di soffocarlo.
DARIO FO, DINO RISI, MARIO MONICELLI E…
Se la sua esperienza teatrale più significativa è la pièce di Dario Fo Morte accidentale di un anarchico, il cinema gli permette di incontrare due grandissimi della commedia all’italiana: Dino Risi e Mario Monicelli. Il primo lo dirige in Scemo di guerra (1985) – affidandogli la parte del tenente Pintus – mentre il secondo lo vuole nel cast corale de I Picari (1987).
IL CINEMA E LA TV
La sua carriera filmica avanza diretta da Salvatores nelle pellicole Kamikazen – Ultima notte a Milano (1987) e Turné (1990), mentre a teatro porta “Café Procope”, “Faust” e dall’incontro con Rocco Tanica, “Guglielma” e “Aspettando Godo”. La conquista del tubo catodico è invece più lenta. Fra il 1988 e il 1990 partecipa al programma “Una notte all’Odeon” e poi entra nel cast della serie televisiva “Zanzibar”, plurireplicata. Appare anche nel videoclip “Megu megun” di Fabrizio De Andrè e canta lui stesso la canzone “Rapput” nel 1991. Mediterraneo (1991), Puerto Escondido (1992) e Sud (1993) sono i primi film (tutti con la regia di Salvatores) dei ruggenti anni Novanta, seppur continua a furoreggiare in teatro (“Le nuove mirabolanti avventure di Walter Ego”, “Tersa Repubblica”, “Gritistizz” e “Random”) e in televisione (“Cielito lindo” e “Striscia la notizia”). Dimostra di essere anche un ottimo scrittore comico firmando “Romanzo d’appendicite”, “La toga di Sara”, “Quella vacca di Nonna Papera” e “Prima comunella poi comunismo”, collaborando fra l’altro con Smemoranda.
LA SUA COMMEDIA
Dal 2007 ad oggi si trasforma in Claudio “Tornado” Bisio. E’ protagonista di innumerevoli lavori della più esilarante e colorita commedia nostrana. E’ la sua poliedrica figura di attore comico che ricostruisce con leggerezza e poesia la vera commedia italiana caratterizzata dalla fotografia dei luoghi più incantati del nostro paese e il romanticismo delle figure più semplici e sincere di noi italiani.
David Robotti
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