Enogastronomia, Parliamo di Cibo
Parliamo di Cibo: La Mangiatoia
Favoloso. Non ci sono altre definizioni per descrivere quello che, in fin dei conti, ristorante non è del tutto. Ma La Mangiatoia di Novi Ligure, forse, è qualcosa di più. Un luogo dove mangiare qualcosa di gustoso e diverso rispetto al solito. In un locale molto pulito e dal servizio attento e cortese ad attendere i clienti c’è una gran varietà di scelta tra pizze, focacce, farinate, torte salate e tante altre sfiziosità che avvicinano questo locale più a una gastronomia che un ristorante vero e proprio.
Prerogativa del luogo è l’assoluta qualità delle materie prime. Ma non viene disdegnata neanche la sperimentazione come la farinata al cipollotto. Tanto di cappello anche alla focaccia al fomraggio simil Recco apprezzata tantissimo dagli avventori che non disdegnano i prezzi alla portata di tutti. Il profumo e i sapori di un luogo quasi magico per gli amanti del buon cibo vi riempiranno il cuore, oltre che la pancia. E anche le papille gustative vi ringrazieranno per l’esperienza culinaria che gli avete fatto provare. Un consiglio, se avete tempo non assaggiate un solo prodotto ma cercate più portate (anche da asporto), non ne resterete delusi. Che dire di più se non: provate per credere.
CONSIGLIATO: assolutamente sì
GIUDIZIO: *****
PREZZO: **
NB. Stelline alte nel GIUDIZIO significa positivo, stelline alte nel PREZZO significa negativo.
Musica, Recensioni & Interviste
Il disco della settimana: Solo per Amore – Live dall’Arena di Verona
ZEROVSKIJ è ostinatamente ancora presente! Sa di essere piaciuto, avendo raccolto consensi attraverso tutte le fermate effettuate dal suo poderoso treno. Qui, in questo elegante cofanetto, tutta la memoria musicale di tutti gli interpreti che si sono adoperati per realizzare quest’opera davvero rara e irripetibile. Tutto questo “SOLO PER AMORE”. Amore per il pubblico. Per i progetti impossibili. Per il desiderio di non restare relegato tra i dischi di platino. Amore per l’impegno che ci rende partecipi e operativi sempre. Ancora e definitivamente… Zero Renato!
Ecco l’album della settimana che ci sentiamo di consigliarvi:
Artisti: Renato Zero
Supporto: CD Audio
Numero dischi: 2
Etichetta: Tattica
Data di pubblicazione: 18 maggio 2018
Titolo: Zerovskij – Solo per Amore
CANZONI (Disco 1)
1 La Stazione
2 Ti Do I Voli Miei
3 Vivo Qui
4 Un Secondino Anch’io
5 Dedicato A Te
6 L’amore Che Ti Cambia
7 Il Mio Momento
8 Sono Odioso
9 Stalker
10 Ci Fosse Un’altra Vita
11 Padre Nostro
12 Siamo Eroi
13 Danza Macabra
14 ScommettI
15 Potrebbe Essere Dio
CANZONI (Disco 2)
1 Infiniti Treni
2 Mi Trovi Dentro Te
3 Motel
4 Colpevoli
5 Io & Lucifero
6 Pazzamente Amare
7 Aria Di Settembre
8 Tutti Vogliono Fare Il Presidente
9 Singoli
10 Un Uomo Da Niente
11 Marciapiedi
12 Gli Angoli Bui
13 L’ultimo Valzer
14 Ti Andrebbe Di Cambiare Il Mondo?
15 Putti & Cherubini S.P.A.
16 Cara Renato
17 Cara (Reprise)
Enogastronomia, Parliamo di Cibo
Parliamo di cibo: Da Manuela
A Isola Sant’Antonio (Al) c’è un ristorantino davvero niente male. Uno di quei posti che abbina buoni piatti a costi modici se non addirittura popolari. A piacere di questa location, immersa nel verde e a pochi passi dal fiume Po, è proprio la sua semplicità unita all’attenzione per le materie prime e i clienti. Che in questo ristorante si sentono a casa e avvolti dai profumi e sapori di una volta. A stupire, una volta seduti, è anche la vetrinetta dei formaggi, una scelta ampissima tra prodotti locali di nicchia. Il consiglio è proprio quello di farsi narrare dai gestori la storia di questi alimenti creati da latti vaccini, ovini e caprini che vengono serviti con mostarde d’uva da leccarsi i baffi.
E che dire dei dolci? Ah, il carrello dei dolci rimane impresso nella memoria di tutti. Per abbondanza e per bontà. Insomma Da Manuela è il luogo ideale per i buongustai e per chi ama mangiare bene e sano. Prodotti locali selezionati e a km (quasi) 0, ma anche cordialità e professionalità da parte dei gestori. Provare per credere, parola di NetworkEventi.
CONSIGLIATO: assolutamente sì
GIUDIZIO: *****
PREZZO: ***
NB. Stelline alte nel GIUDIZIO significa positivo, stelline alte nel PREZZO significa negativo.
Spazio Cinema, Teatro
Spazio Cinema: i migliori tre film nelle sale
Il dubbio – Un caso di coscienza
Regia di Vahid Jalilvand. Con Navid Mohammadzadeh, Amir Aghaee, Hediyeh Tehrani, Zakieh Behbahani, Saeed Dakh. Genere: Drammatico.
Trama: Kaveh Nariman è un medico legale che lavora in obitorio. Meticoloso nel suo lavoro e sempre dedito e scrupoloso nell’analisi di ogni dettaglio, non lascia mai niente al caso, esaminando ogni particolare e ogni prova che potrebbe cambiare le circostanze di morte di coloro che giungono nel suo studio.
A Piedi Nudi a Parigi
Regia di Dominique Abel, Fiona Gordon. Con Dominique Abel, Fiona Gordon, Emmanuelle Riva, Pierre Richard, Frédéric Meert. Genere: Commedia.
Trama: Fiona, bibliotecaria canadese, riceve una lettera da una vecchia zia partita anni prima per Parigi. Martha ha ottantotto anni, la testa tra le nuvole e la paura di finire in un ricovero. Per scongiurare l’ipotesi chiede aiuto alla nipote che sacco in spalla sbarca in città. Eterna gaffeuse, Fiona si perde, finisce a bagno nella Senna e fa la conoscenza di Dom, un clochard seduttore che vive sulle sponde del fiume. Dom si invaghisce di Fiona e la segue dappertutto. Da principio infastidita, comprende presto di aver bisogno di lui per ritrovare Martha, misteriosamente scomparsa
Loro 2
Regia di Paolo Sorrentino. Con Toni Servillo, Elena Sofia Ricci, Riccardo Scamarcio, Kasia Smutniak, Euridice Axen. Genere: Biografico.
Trama: È il momento dei confronti: fra Silvio ed Ennio, imprenditore del nordest testimone della prima ascesa di Berlusconi, tra Silvio e Sergio Morra, fra Silvio e Cupa Caiafa, fra Silvio e Veronica. Al centro c’è sempre Lui, proiezione delle speranze di riscatto di quelli (e quelle) che lo circondano, incarnazione materiale (e impudentemente materialista) dei sogni di (quasi) tutti. Loro2 si conferma superficie eternamente riflettente, come il font cromato in cui è inciso il titolo sulle locandine.
David Robotti
Spazio Cinema, Teatro
Spazio Cinema: i migliori tre film nelle sale
Beautiful Day
Regia di Lynne Ramsay. Con Joaquin Phoenix, Ekaterina Samsonov, Alessandro Nivola, Alex Manette, John Doman. Genere: Drammatico.
Trama: Joe è un veterano di guerra, sopravvissuto anche a molte altre battaglie. A casa lo aspetta solo la madre anziana a malata, con cui ha un rapporto di grande affetto e pazienza. In una New York desolata e piena di segreti, il cui profilo nobile resta sempre in lontananza, Joe fa il mercenario per chi vuole liberarsi di nemici pericolosi ma non ne ha l’abilità o il coraggio. Il suo ultimo incarico è quello di sottrarre Nina, la figlia preadolescente di un politico locale, ad un giro di prostituzione minorile: una creatura abusata e offesa che fa da specchio al passato dell’uomo.
L’Isola dei Cani
Regia di Wes Anderson. Con Bryan Cranston, Scarlett Johansson, Tilda Swinton, Greta Gerwig, Bill Murray. Genere: Animazione.
Trama: Giappone, 2037. Il dodicenne Atari Kobayashi va alla ricerca del suo amato cane dopo che, per un decreto esecutivo a causa di un’influenza canina, tutti i cani di Megasaki City vengono mandati in esilio in una vasta discarica chiamata Trash Island. Atari parte da solo nel suo Junior-Turbo Prop e vola attraverso il fiume alla ricerca del suo cane da guardia, Spots. Lì, con l’aiuto di un branco di nuovi amici a quattro zampe, inizia un percorso finalizzato alla loro liberazione.
Game Night. Indovina chi muore stasera?
Regia di John Francis Daley e Jonathan Goldstein. Con Jason Bateman, Rachel McAdams, Kyle Chandler, Billy Magnussen, Sharon Horgan. Genere: Azione.
Trama: Max e Annie sono una coppia affiatata, non solo in amore. Sono un duo anche e soprattutto nel gioco, di qualsiasi tipo, purché competitivo. Non a caso passano le loro serate davanti ai tabelloni dei più noti giochi di società, invitando con regolarità gli amici storici e lasciando volentieri il vicino di casa fuori dalla partita. Ma Max vive da sempre anche un altro tipo di competizione: quella con il fratello maggiore Brooks, una specie di vincente su tutta la linea, contro il quale il più giovane non l’ha mai spuntata. Quando Brooks torna in città, dopo parecchio tempo, e organizza per il gruppo di amici una serata con delitto, mettendo in palio la sua splendida auto nuova, per Max si tratta di vincere o morire. Ma né il gioco né Brooks sono in realtà quel che sembrano, e la serata prende una piega inaspettata, a dir poco movimentata.
David Robotti
Letteratura, Recensioni & Interviste
Angolo lettura: Una vita da libraio
Un libro tanto geniale quanto semplice quello scritto dall’autore Shaun Bythell. Perché Una vita da libraio è sia un’autobiografia, dato che chi scrive è realmente il proprietario della The Book Shop (libreria di libri usati inglese), sia un romanzo diaristico di buona fattura. Il libro si struttura come un diario che ricopre i canonici 365 giorni dell’anno, dove in ognuno di esse è indicato il numero degli ordini online, il numero dei libri trovati da spedire ai compratori, il totale in cassa a fine giornata ed il numero di clienti. Ma soprattutto una descrizione divertita e divertente delle giornate e degli avventori. Un romanzo diaristico d’altri tempi, quasi anacronistico dato che il mondo della compravendita si sviluppa su Internet mettendo a repentaglio le piccole botteghe e negozi.
Sinossi
Dal cliente che entra per complimentarsi dell’esposizione in vetrina, senza accorgersi che le pentole servono a raccogliere la perdita d’acqua dal tetto, alla vecchietta che chiama periodicamente chiedendo i titoli più assurdi, alle mille, tenere vicende di quanti decidono di disfarsi dei libri di una vita. The Book Shop, la libreria che Shaun Bythell contro ogni buonsenso ha deciso di prendere in gestione, è diventata un crocevia di storie e il cuore di Wigtown, villaggio scozzese di poche anime. Con puntuta ironia, Shaun racconta i battibecchi quotidiani con la sua unica impiegata perennemente in tuta da sci, e le battaglie, tutte perse, contro Amazon. La sua è l’esistenza dolce e amara di un libraio che non intende mollare.
Autore: Shaun Bythell
Titolo: Una vita da libraio
Editore: Einaudi
Pagine: 384
Prezzo: 19.00 euro
Spazio Cinema, Teatro
Spazio Cinema: i migliori tre film nelle sale
Loro 1
Regia di Paolo Sorrentino. Con Toni Servillo, Elena Sofia Ricci, Riccardo Scamarcio, Kasia Smutniak, Euridice Axen. Genere: Biografico.
Trama: Faccendieri ambiziosi e imprenditori rampanti, cortigiane, politici corrotti, giullari, acrobate: è il circo intorno a Silvio Berlusconi, nella rielaborazione a fini artistici messa in scena da Paolo Sorrentino. Il film, rimanendo ai margini della sostanza etica della storia che racconta, prima di tutto mette al centro, Loro, quelli che contano poco, gli squallidi frequentatori del circo; solo più avanti, chiamato per nome proprio, Lui-Lui, Silvio. Davanti alla sua corte, appare generoso, simpatico, ingiustamente isolato e vessato da una moglie depressa e radical-chic che legge Saramago credendosi un’intellettuale.
La mélodie
Regia di Rachid Hami. Con Kad Merad, Samir Guesmi, Alfred Renely, Jean-Luc Vincent, Tatiana Rojo. Genere: Drammatico.
Trama: Simon è un violinista che al momento non ha ingaggi e accetta di tenere un corso sullo strumento a una classe di allievi di scuola media inferiore che vivono in condizioni socio ambientali non facili. L’inizio non è semplice perché i ragazzi sono provocatori e sembrano interessati solo a creare disturbo. Progressivamente però il loro interesse si concretizza e del gruppo entra anche a far parte Arnold uno studente di origine centroafricana che non ha mai conosciuto suo padre e che è particolarmente dotato per lo strumento. L’obiettivo della classe è arrivare al concerto di fine d’anno della Filarmonica di Parigi. Gli ostacoli non mancheranno.
Wajib – Invito al Matrimonio
Regia di Annemarie Jacir. Con Mohammad Bakri, Saleh Bakri, Maria Zreik, Tarik Kopty, Monera Shehadeh. Genere: Drammatico.
Trama: Abu Shadi, 65 anni, divorziato, professore a Nazareth, prepara il matrimonio di sua figlia. Shadi, suo figlio, architetto a Roma da anni, rientra qualche giorno per aiutarlo a distribuire a mano, uno per uno, gli inviti del matrimonio come vuole la tradizione palestinese del “wajib”. Tra una visita e l’altra, le vecchie tensioni tra padre e figlio ritornano a galla in una sfida costante tra due diverse visioni della vita.
David Robotti