Altri, Miti e Leggende
Il mistero delle Grotte Alchemiche di Torino
È arcinoto che la città di Torino fosse da sempre considerata una città magica perché si pensa sia un crocevia sia di magia bianca perché insieme alle città di Praga e Lione crea il cosiddetto triangolo bianco, sia di magia nera perché è uno dei vertici, insieme a Londra e San Francisco, di un altro triangolo: quello del potere oscuro. A dimostrare la magia intrinseca di Torino, ci sono le tre grotte, le cosiddette tre grotte alchemiche che addirittura sono considerate delle porte interdimensionali.
Le tre grotte infatti sono considerate dei veri e propri luoghi di potere, luoghi in cui si può passare da una dimensione corporea, che noi ben conosciamo, ad una sconosciuta, probabilmente immateriale, un mondo parallelo mai esplorato, forse il mondo del pensiero o quello che c’è oltre la morte. Nessuno sembra mai aver attraversato le grotte ed essere potuto tornare indietro per raccontarlo. La storia vuole che la loro ubicazione sia conosciuta soltanto da tre persone in tutta Europa, che si conoscono tra loro e si comunicano notizie riguardo a chissà quanti altri misteri legati a queste tre grotte.
Questi tre luoghi di potere si dice siano situati nei sotterranei di Piazza Castello o di Palazzo Madama o vicino ai Giardini Reali. Infatti l’ubicazione sarebbe perfetta non solo perché spiegherebbe il motivo per cui molte persone che attraversano quei luoghi, sostengono di provare una sensazione di benessere, ma anche perché proprio a Piazza Castello infatti, nella Chiesa, è conservato un altro elemento magico: la Sacra Sindone, il massimo oggetto della magia bianca e della Cristianità. Questo spiegherebbe il benessere delle persone che si sentono come purificate una volta che passano e visitano quei luoghi: esse probabilmente si sentono in comunione con Dio.
A dimostrazione che proprio sotto Palazzo Madama potrebbero essere le tre grotte, si portano ad esempio le biografie dei grandi maghi, filosofi ed alchimisti che si sono susseguiti nel corso di tutta la storia. Ad abitare o almeno passare, rimanere, soggiornare nella stessa zona di Palazzo Madama furono Nostradamus, Paracelso, Cagliostro, il Conte di Saint German e anche il grande mago Apolonnio di Tyana, esperto conoscitore dell’arte occulta dei talismani che sembrerebbe aver nascosto un potentissimo talismano ovvero la pietra filosofale in una delle tre grotte.
Sembra che la pietra filosofale fosse molto ambita e molto ricercata in quanto dotata di tre proprietà straordinarie: la prima era quella di produrre l’elisir di lunga vita in grado di conferire l’immortalità, la seconda di far acquisire una conoscenza assoluta del passato e del futuro, del bene e del male e la terza consisteva nella possibilità infine di trasformare in oro i metalli vili. Dunque non solo l’ubicazione delle tre grotte coinciderebbe con quella della Sacra Sindone ma le tre grotte sembrerebbero raffigurare tre portali verso tre dimensioni diverse e nascondere la pietra filosofale. Sono numerose le persone che studiano il fenomeno e vanno considerate soprattutto le tre persone che conoscono il segreto della loro ubicazione. Tre grotte, tre portali, tre persone che conoscono il segreto, tre come i vertici di un triangolo, il tre come numero della trinità.
David Robotti