Arte, Mostre
Il consiglio di NE: a Torino la mostra su Toulouse Lautrec
Al Palazzo Chiablese di Torino è stata allestita una mostra su uno dei grandi nomi dell’arte francese della fine dell’Ottocento: Henri de Toulouse Lautrec. L’inizio della mostra, inizialmente previsto per il mese di giugno, è stato poi posticipato per ragioni organizzative a ottobre 2016 e si protrarrà sino ai primi di marzo 2017.
L’ESPOSIZIONE
A Palazzo Chiablese verranno messe in mostra ben 170 opere dell’artista francese e tutte provenienti dalla collezione dell’Herakleidon Museum di Atene. Saranno messe in mostra delle litografie a colori (come Jane Avril, 1893), manifesti pubblicitari (come La passeggera della cabina 54 del 1895 e Aristide Bruant nel suo cabaret del 1893), disegni a matita e a penna, grafiche promozionali e illustrazioni per giornali (come in La Revue blanche del 1895) diventati un vero e proprio simbolo di un’epoca che è ormai indissolubilmente legata alle immagini di Henri de Toulouse-Lautrec.
L’AUTORE
Nato ad Albi, in Francia, il 24 novembre 1864, Henri de Toulouse-Lautrec ha realizzato dal 1891 al 1901, ben 351 litografie, 28 delle quali sono i famosi manifesti che l’hanno reso celebre in tutto il mondo e che oggi rappresentano dei veri e propri cliché visivi di quella che può essere definita come la “sua Parigi”.
Arte, Mostre
A Milano si respira aria di cultura
«Milan l’è on gran Milan» recita il verso della nota canzone popolare. Mai espressione fu più appropriata se rapportata all’offerta culturale della città meneghina in questo momento. Nel raggio di poche centinaia di metri Milano porta in scena un mazzo di esposizioni di grande interesse. E allora cominciamo dalla Pinacoteca di Brera, fresca di rinnovamento grazie all’intervento del neodirettore Bradburne, dove resterà esposta fino al 5 febbraio 2017 una presunta opera di Caravaggio, la Giuditta e Oloferne, ritrovata in un granaio di Tolosa. Accostata alla copia realizzata dal fiammingo Finson e alla Cena in Emmaus del Merisi (quest’ultima opera appartenente alle collezioni permanenti della galleria), la tela è al centro della querelle che sta attanagliando gli storici dell’arte circa la sua attribuzione al maestro lombardo e potrebbe non tornare in Italia per molto tempo. Quale migliore occasione, allora, per una visita? Da segnalare, poi, i festeggiamenti per i 90 anni di Arnaldo Pomodoro attraverso una mostra diffusa che coinvolge diverse istituzioni meneghine, da Palazzo Reale al Museo Poldi Pezzoli, dalla Triennale alla Fondazione Pomodoro. Analogamente a quanto accaduto lo scorso ottobre con l’omaggio a Mimmo Rotella nel decennale della sua scomparsa.
Ma i veri fiori all’occhiello della curatela museale di fine anno sono le esposizioni Pietro Paolo Rubens e la nascita del Barocco, allestita sempre presso Palazzo Reale, e Bellotto e Canaletto. Lo stupore e la luce alle Gallerie d’Italia in Piazza della Scala. La prima, curata da Anna Lo Bianco, si propone di ricostruire il filo che lega il pittore fiammingo alla cultura italiana, attraverso i suoi rapporti con Genova, Mantova, Venezia, Roma, nonché con i grandi maestri del Rinascimento come Tintoretto e Correggio. Soprattutto, si vuol mettere in luce la straordinaria influenza esercitata da Rubens sugli artisti italiani della generazione successiva, protagonisti della stagione del Barocco, come Pietro da Cortona, Bernini, Luca Giordano.
La seconda, avvalendosi dei prestiti di musei e collezionisti sparsi in tutto il mondo, è dedicata al genere del vedutismo, in particolare alla figura di Bernardo Bellotto, nipote di Canaletto, dal quale apprese le tecniche compositive ed ereditò gli studi sull’ottica raggiungendo poi, influenzato dai pittori paesaggisti olandesi, il verismo nel riprodurre la realtà con fedeltà fotografica. La mostra presenta al pubblico anche l’inventario della casa di Bellotto a Dresda – riscoperto di recente – che ha permesso di conoscere la biblioteca dell’artista, di cui viene esposta una selezione dei libri più sorprendenti, che svelano le sue passioni per la letteratura, il teatro, il collezionismo.
Ma non è finita qui. A pochi passi dalle Gallerie d’Italia, Palazzo Marino rinnova il suo regalo natalizio ai milanesi esponendo il polittico della Madonna della Misericordia di Piero della Francesca. Alla regia di quest’ultima esibizione, così come dell’esposizione alle Gallerie d’Italia, il presidente emerito di Intesa Sanpaolo Giovanni Bazoli, a riprova dell’impegno della banca nelle iniziative culturali.
Massimiliano Simone
Arte, Mostre
Dario Fo dipinge Charles Darwin
«Ho voluto raccontare la storia delle scoperte che il più grande scienziato ha assicurato al mondo intero. Perché? Perché siamo ignoranti. Siamo in troppi a non sapere da dove veniamo e perché. Troppi hanno contrastato le teorie darwiniane per motivi religiosi, e tuttora ciò avviene. Darwin fa ancora andar fuori dai gangheri chi non crede nella scienza e si rifugia nell’oscurantismo».
Dario Fo
Biella ospita, seconda città in Italia dopo Cesenatico, la mostra personale di Dario Fo dedicata alla vita di Charles Darwin. È l’ultima opera che ci lascia in eredità il maestro, scomparso il 13 ottobre all’età di 90 anni. Non una vera e propria novità dato che il premio Nobel per la letteratura aveva già da tempo unito al linguaggio teatrale e alla penna il linguaggio di tele e pennelli. Qui traccia un profilo quasi biografico del padre dell’evoluzionismo, ci racconta delle sue incredibili scoperte attraverso dipinti anche di grandi dimensioni che trasformano in un gigantesco fumetto la vicenda spesso sconosciuta di uno dei più grandi ricercatori degli ultimi secoli. Dario Fo ci impressiona avvalendosi dei più disparati espedienti plastici e cromatici: dipinti, sculture, pupazzi, sagome, bassorilievi e figure intagliate. È una avventura che ci emoziona, ci fa volare con la fantasia, ci stupisce ci rende un po’ tutti ragazzini e decisamente più curiosi.
La mostra sarà allestita nelle due sedi di Palazzo Ferrero e Palazzo Gromo Losa al Piazzo, sarà aperta al pubblico fino a giovedì 8 dicembre 2016.
Il progetto nasce dalla collaborazione tra Città di Biella e Fondazione Cassa di Risparmio di Biella e avrà un fine nobile: Dario Fo infatti aveva scelto di mettere in vendita i quadri esposti. Il ricavato alimenterà le attività della Onlus “Il Nobel per i disabili”, che il Maestro ha fondato con Franca Rame e il figlio Jacopo investendo il denaro ricevuto dall’Accademia di Stoccolma, con cui vennero acquistati come prima cosa settanta furgoncini per il trasporto dei disabili, distribuiti in tutta Italia.
David Robotti
Arte, Castelli, Mostre, Musei
Castelli aperti del 30 ottobre 2016
È previsto per questa domenica, 30 ottobre 2016, l’ennesimo appuntamento stagionale per Castelli Aperti. Un’occasione davvero imperdibile per visitare alcune delle strutture più belle del Nord-Ovest aderenti alla rassegna.
Alessandria:
Castello di Morsasco, visite ore 11.00 e 15.30
Castello di Pozzolo Formigaro, dalle 15.00 alle 18.30
Castello di Uviglie a Rosignano Monferrato, visite su appuntamento ore 10.30
Castello di Trisobbio (Torre), visita libera con prenotazione obligatoria
Castello dei Paleologi – Museo Civico Archeologico a Acqui Terme, ore 11-13.30 e 15.30-17.30
Villa Ottolenghi a Acqui Terme, dal venerdì alla domenica con unico turno orario ore 14.30
Gipsoteca Giulio Monteverde a Bistagno, sabato, domenica e festivi: dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 18
Museo La Torre e il Fiume – Torre medievale di Masio, dalle 14.30 alle 18.30
Asti:
Castelli
Castello di Bubbio, visite ore 10.00 e 17.00
Area del Castello di Castelnuovo Calcea, sabato e festivi dalle 10.00-17.00
Palazzo Mazzetti di Asti, dalle 10.30 alle 18.30
Torre e Cappella dei Rivalba di Castelnuovo Don Bosco, ore 10.00-12.00, 15.00-18.00
Abbazia di Vezzolano a Albugnano, dalle 10.00 alle 18.00
Torino:
Castello di Aglié, dalle 8.30 alle 18.15
Castello di Masino a Caravino, dalle 10.00 alle 18.00
Castello di Miradolo – Fondazione Cosso a S. Secondo di Pinerolo, dalle 10.00 alle 19.00
Reggia di Venaria, dalle 9.00 alle 18.30
Palazzo Carignano a Torino, dalle 10.00 alle 18.00
Villa della Regina a Torino, dalle 10.00 alle 17.00
Abbazia di Fruttuaria a San Benigno Canavese, dalle 15.00 alle 17.30
Verbano-Cusio-Ossola:
Giardini botanici di Villa Taranto a Pallanza, dalle 9.00 alle 16.00
Arte, Mostre
Tutte le mostre di Milano, Torino e Genova
«L’arte non riproduce ciò che è visibile, ma rende visibile ciò che non sempre lo è». Ne era sicuro il grande pittore tedesco Paul Klee. Ed è anche per questo che NetworkEventi.it ha deciso di selezionare il meglio dell’arte da consigliare ai nostri lettori. Tutto, come sempre, nel grande triangolo culturale costituito dai tre capoluoghi di regione che abbiamo intenzione di servire con news sempre aggiornate e sfiziose: Milano (Lombardia), Torino (Piemonte) e Genova (Liguria). Ecco, allora che le grandi città si trasformano in tele intonse dove ospitare i grandi capolavori del mondo dell’arte.
MILANO
Data: Dal 15 settembre 2016 all’8 febbraio 2017
Città: Milano
Luogo: Fondazione Prada
Evento: Mostra antologica dedicata a Betye Saar, a cura di Elvira Dyangani Ose
Data: Dal 17 settembre 2016 al 15 febbraio 2017
Città: Cinisello Balsamo
Luogo: Museo di Fotografia Contemporanea
Evento: Il Museo di Fotografia Contemporanea celebra i 70 anni della Repubblica Italiana e del voto alle donne con una mostra dedicata a Federico Patellani
Data: Dal 21 settembre al 4 dicembre 2016
Città: Milano
Luogo: Fondazione Marconi
Evento: Mostra monografica dell’artista Valerio Adami
Data: Dal 30 settembre 2016 al 26 febbraio 2017
Città: Milano
Luogo: Mudec – Museo della Cultura
Evento: Mostra interamente dedicata all’Homo Sapiens
Data: Dal 1 ottobre 2016 al 10 gennaio 2017
Città: Milano
Luogo: Ex Fabbrica Faema
Evento: Arriva a Milano la mostra internazionale itinerante di corpi umani trattati con la tecnica della plastinazione. Molte le novità inedite, come l’unico corpo plastinato al mondo di un uomo ultracentenario, un’arricchita sezione dedicata agli sport e un’altra dedicata alla riproduzione della razza umana
Data: Dal 1 ottobre 2016 al 19 febbraio 2017
Città: Monza
Luogo: Villa Reale di Monza
Evento: Mostra dedicata alla Monaca di Monza. Il Serrone della Villa Reale ospita 33 opere tra importanti dipinti, incisioni, documenti, suggestivi video e illustrazioni create appositamente per la mostra al fine di indagare la vita di uno dei più importanti personaggi manzoniani
Data: Dal 2 ottobre 2016 al 26 febbraio 2017
Città: Brescia
Luogo: Museo di Santa Giulia
Evento: Ciclo di mostre che i musei bresciani dedicano ai capolavori dell’Arte Moderna
Data: Dal 4 ottobre 2016 al 8 gennaio 2017
Città: Milano
Luogo: Triennale di Milano
Evento: L’altro sguardo. Fotografe italiane 1965-2015. Si tratta di una mostra fotografica che racconta gli ultimi 40 anni dell’Italia
Data: Dal 11 ottobre al 23 dicembre 2016
Città: Milano
Luogo: Viasaterna
Evento: Kensuke Karasawa e Francesca Rivetti – “Due mondi”. La mostra presenta per la prima volta in Italia l’artista giapponese Kensuke Karasawa con una selezione di lavori recenti, e l’ultimo progetto di Francesca Rivetti “I Want To Talk To Seymour Too (Anch’io voglio parlare a Seymour)”
Data: Dal 22 ottobre 2016 al 5 marzo 2017
Città: Milano
Luogo: Palazzo Chiablese
Evento: In mostra 170 opere tra manifesti, illustrazioni, copertine di spartiti e locandine
Data: 1 dicembre 2016
Città: Milano
Luogo: Pirelli Hangar Bicocca
Evento: Per Public Program – Kishio Suga, dedicato alla mostra Situations, incontro con Simon Groom, direttore della Scottish National Gallery of Modern Art, Edimburgo
Data: Dal 6 dicembre 2016 all’8 gennaio 2017
Città: Milano
Luogo: Palazzo Marino
Evento: In sala Alessi, per tutta la durata delle festività natalizie, sarà esposto il capolavoro di Piero della Francesca, la Madonna della Misericordia, pala centrale dell’omonimo polittico conservato al Museo Civico di Sansepolcro, città natale del Maestro toscano
Data: 9 dicembre 2016
Città: Milano
Luogo: Base Milano
Evento: All’interno della mostra Seismographic Sounds – Visioni di un nuovo mondo, una maratona di performance audiovisive di 12 ore a cura di MADAM, collettivo nato con l’intento di ricreare live un caos naturale
Data: 13 dicembre 2016
Città: Milano
Luogo: Careof
Evento: Una rassegna che indaga la relazione fra immagine in movimento e performance, a cura di Martina Angelotti con allestimenti a cura di Parasite 2.0
TORINO
Data: Dal 21 settembre 2016 al 19 febbraio 2017
Città: Venaria Reale
Luogo: Reggia di Venaria Reale
Evento: La mostra celebra la più importante congrega di artisti fiamminghi a cavallo tra il XVI e XVII secolo
Data: Dal 26 settembre 2016 al 29 gennaio 2017
Città: Torino
Luogo: Castello di Rivoli e Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
Evento: Al Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea mostra personale dell’artista inglese Ed Atkins in collaborazione con la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
Data: Dal 28 ottobre 2016 al 18 febbraio 2017
Città: Torino
Luogo: Camera – Centro italiano per la fotografia
Evento: 33 anni di viaggi e immagini memorabili nella mostra fotografica “Around Ai Weiwei Photographs 1983 – 2016”
Data: Dal 29 ottobre 2016 al 15 gennaio 2017
Città: Venaria
Luogo: Reggia di Venaria RealeFondazione Sandretto Re Rebaudengo
Evento: “Handle with care” è il titolo del nuovo progetto – a cura di Paola Nicolin per the classroom – di MASBEDO, duo artistico composto da Nicolò Massazza e Iacopo Bedogni, che da più di quindici anni coniuga arti visive, pratiche performative, coreografia, letteratura e musica entro un personale vocabolario artistico
Data: Dal 2 novembre 2016 al 28 gennaio 2017
Città: Torino
Luogo: Nuova Galleria Franco Noero
Evento: Mostra fotografica dedicata a Robert Mapplethorpe
Data: Dal 4 novembre 2016 al 7 gennaio 2017
Città: Torino
Luogo: Qartz Studio
Evento: Progetto speciale degli artisti, di base a Porto Rico, Jennifer Allora e Guillermo Calzadilla che, per l’occasione, hanno realizzato una versione a un canale della loro famosa video installazione a tre canali “The Great Silence”
Data: Dal 4 novembre 2016 al 29 gennaio 2017
Città: Torino
Luogo: Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
Evento: La prima mostra personale in Italia di Josh Kline
Data: Dal 4 novembre 2016 al 26 febbraio 2017
Città: Torino
Luogo: Pinacoteca Giovanni e Maria Agnelli
Evento: Rosemarie Trockel e le collezioni torinesi: una raccolta ideale che mette in relazione una selezione di opere custodite nei musei di Torino con il lavoro dell’artista
Data: Dal 4 novembre 2016 al 28 maggio 2017
Città: Torino
Luogo: Aeroporto di Torino
Evento: Mostra di Thomas Bayrle dal titolo “Flying Home”
Data: Dal 29 ottobre 2016 al 15 gennaio 2017
Città: Venaria
Luogo: Reggia di Venaria RealeFondazione Sandretto Re Rebaudengo
Evento: “Handle with care” è il titolo del nuovo progetto – a cura di Paola Nicolin per the classroom – di MASBEDO, duo artistico composto da Nicolò Massazza e Iacopo Bedogni, che da più di quindici anni coniuga arti visive, pratiche performative, coreografia, letteratura e musica entro un personale vocabolario artistico
GENOVA
Data: Dal 20 febbraio al 31 dicembre 2016
Città: Genova
Luogo: Castello D’Alberis
Evento: Alberto Issel tra pittura e “Arti Industriali”- Dipinti inediti per Genova (1870 – 1916). Mostra a cura di a cura di Maria Flora Giubilei e Giulio Sommariva in collaborazione con la Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio della Liguria
Data: Dall’1 al 30 novembre 2016
Città: Genova
Luogo: Palazzo Ducale
Evento: Per tutto il mese di settembre il Museo di Palazzo Reale espone Sant’Andrea con la croce e San Filippo apostolo del Baciccio
Data: Dal 14 settembre all’22 gennaio 2017
Città: Genova
Luogo: Palazzo Ducale
Evento: La mostra Helmut Newton. Fotografie. White Women / Sleepless Nights / Big Nudes presenta, per la prima volta a Genova, oltre 200 immagini di Helmut Newton, uno dei fotografi più importanti e celebrati del Novecento
Data: Dal 24 settembre al 27 novembre 2016
Città: Genova
Luogo: Museo d’arte contemporanea Villa Croce e Palazzo della Meridiana
Evento: Mostra dedicata ad Aldo Mondino che raccoglie i l’avori dell’artista dal 1960 sino al 2004
Arte, Mostre
Giuseppe Amisani, l’ultimo scapigliato
Quello di Giuseppe Amisani è un nome legato alla scapigliatura tardoromantica. Un movimento tutto italiano (Anni ’70 dell’Ottocento) che era animato da uno spirito di ribellione nei confronti della cultura tradizionale e il buonsenso borghese. Ed è proprio da questi retaggi che muove i primi passi Amisani, nato a Mede Lomellina il 7 dicembre del 1881. Uno scapigliato tardo che comunque diede un importante contributo a quel movimento che stava ormai dirigendosi verso il viale del tramonto. Entrato in contatto con l’arte sin da giovanissimo, è del 1895 il suo trasferimento a Milano in casa dello scultore Felice Bialetti, dopo aver frequentato l’Accademia delle belle arti di Brera, l’Amisani iniziò il suo personale percorso nel mondo della pittura. Questo ci porta così a parlare del suo stile e delle sue principali opere.
Del resto stiamo parlando di un autore di primissimo piano. Tanto che i suo dipinti sono esposti in alcune delle gallerie e musei più importanti d’Italia come gli Uffizi di Firenze, le Gallerie d’arte moderna di Milano e Genova, il Museo del Teatro alla Scala a Milano.
LO STILE
Afflati cromatici particolari e velature sostituite dai vigorosi colpi di spatola, il tratto pittorico di Giuseppe Amisani è tanto particolare quanto innovativa per l’epoca. Tra le peculiarità del suo stile l’utilizzo, tra le sue opere più interessanti, di colori a olio su cartone. Questo gli permetteva di creare dei particolari effetti visivi. Del resto «i suoi ritratti muovono da un impianto inizialmente ancora legato alla tradizione verso una visione più sciolta, vicina agli stilemi liberty, fino a personaggi fortemente profilati nella luce a colpi di spatola densamente carica di colore e infine alle figure ed ai paesaggi dipinti in Egitto, dove la luce si staglia fortemente in immagini di forti contrasti tra luci ed ombre, in una pregnanza di materia cromatica fortemente esibita», spiegava il critico e storico d’arte Giovanni Luigi Zucchini quando parlava dell’Amisani.
Tra i suoi principali soggetti troviamo spesso nudi femminili. Vera e propria ossessione nella quale, il critico d’arte Calzini, notò «un riflesso terribile». Soprattutto perché «le sciabolate di colore non rompono l’incanto greve dell’atmosfera, in cui sembrano trionfare i sensi, l’istinto. Nulla di metafisico, di districato, di meditato, piuttosto bisognerà notare l’adesione quasi supina al gusto corrente, al barocco malato di estrazione dannunziana». Di seguito alcune opere per meglio capire lo stile dell’Amisani.

- Riri in rosa
- Viso di donna, 1920 ca.
- Oriente
- Nudo di donna
- La Modella, 1910 ca
Arte, Mostre
Tre opere per riscoprire Giulio Monteverde
Nato a Bistagno l’8 ottobre 1837 da una famiglia di braccianti, Giulio Monteverde è sicuramente uno degli artisti più apprezzati di Piemonte e Liguria. Nonostante le origini piemontesi, è Genova la sua vera patria (artistica). Proprio nel capoluogo ligure venne preso come apprendista presso un intagliatore. Un passaggio fondamentale che lo porterà, negli anni, a diventare lo scultore rinomato e conosciuto ancora oggi. Sempre a Genova iniziò a seguire i corsi di Ornato e Figura dell’Accademia Ligustica di Belle Arti, nel 1859. Ma non è della sua vita, seppur intensa, di cui ci vogliamo occupare. Per conoscere al meglio Giulio Monteverde vogliamo raccontare le sue opere. Tre per la precisione. Quelle più famose.
Colombo giovinetto
Questa scultura, che si trova nel castello d’Albertis di Genova, è una delle sculture più rappresentative del Monteverde. Il tema, del resto, rimanda a quei temi di patriottismo nazionale tanto cari in quegli anni. Ma nella scultura, oltre a tematiche “sotterranee”, c’è anche una forte suggestione romantica oltre che un dato realistico. Il realismo è così dato dalla bitta con l’anello per l’attracco delle navi, misura della realtà concreta del porto genovese. Questi termini sono nella statua in marmo di Palazzo Giovanelli di Venezia come nelle più copie o nel gesso della Galleria d’Arte Moderna di Parma, dove la scultura fu medaglia d’oro all’Esposizione Italiana del 1870.
Il Genio di Franklin
Quest’opera venne esposta a Milano nel 1872 e acquistata dal Chedivè d’Egitto per il Museo del Cairo. Ne vennero eseguite più copie per il successo ottenuto, una delle più famose si trova sul tetto del palazzo di Piazza Indipendenza, a Roma, che ospitava la casa dell’artista. Un modello in bronzo è invece custodito presso il Museo Michelangiolesco di Caprese Michelangelo (AR). Il bambino Franklin appare seduto su un comignolo e avvinghiato all’asta del parafulmine.
Jenner inocula il vaccino del vaiolo al figlio
Aumenta il consenso attorno all’artista che nel 1873 scolpisce Jenner inocula il vaccino del vaiolo al figlio, dal quale riscuote il carisma di maestro. L’opera ebbe una critica travagliata al momento dell’invio in Austria, trovandosi scartata dalla giuria dell’Accademia di San Luca, incaricata dal governo di selezionare le opere da inviare all’Esposizione Universale (Internazionale) di Vienna. Il fatto era dovuto ai trascorsi contrasti del Monteverde appena giunto a Roma col Tenerani. Grazie all’onorevole genovese Castagnola, amico del Monteverdi, la statua venne spedita a Vienna d’autorità, dove vinse la medaglia d’oro. Esercitò una forte emozione il dramma dello scienziato e padre, il timore per il danno al figlio in caso di errore; è il contrasto tra scienza e coscienza, tra diritto alla ricerca e morale. Come per le altre immagini monteverdiane vale l’efficacia diretta della forma, che colpisce contemporaneamente fantasia e sentimenti, del linguaggio realisticamente essenziale, con il contrasto fra il nudo guizzante del bambino ignaro e la concentrazione tesa del padre che ne sta incidendo le tenere carni. Ne furono eseguite copie, tra cui quella in marmo di proprietà civica a Genova (cm 127x113x97, Palazzo Bianco, poi a Genova Nervi, Civica Galleria d’Arte Moderna), e quella in bronzo della Galleria Nazionale.
Fonte: Wokipedia