Eventi & Festival, Letteratura
Giornata della Memoria da leggere
Era il 27 gennaio 1945. Sul fronte orientale le truppe sovietiche stavano incalzando i tedeschi rispedendoli all’interno dei confini della Germania. Ma in questa data, l’avanzata dei soldati dell’Armata Rossa, ebbe un attimo di rallentamento. Come un mancamento per quello che si trovarono davanti. Siamo nelle vicinanze di Oświęcim, città della Polonia meridionale. Qui sorgeva un grosso agglomerato di capannoni di fattura militare che gli alleati avevano identificato come un campo di prigionia. Quel campo si chiamava Auschwitz e non era un luogo dove ‘accogliere’ i prigionieri. Era una fabbrica di morte. Istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, la Giornata della Memoria cade ogni anno proprio in questa data. In quel 27 gennaio che raccontò al mondo gli orrori del Nazismo. Il tema dell’olocausto è così diventato, anno dopo anno, sempre più intenso e importante. Soprattutto perché con questa commemorazione ci si impegna, di anno in anno, a non dimenticare quello che è stato. E anche a far si che tutto questo non accada ancora. Noi intanto vi proponiamo i cinque libri che, negli anni, sono diventati veri e propri cult. Scopriamoli.
SE QUESTO È UN UOMO
L’autore è il torinese Primo Levi. Venne deportato ad Auschwitz nel 1944 dove rimase sino alla liberazione di tutti i prigionieri da parte delle truppe tedesche. Se questo è un uomo è il racconto del suo anno nel campo di sterminio più famoso del mondo. Ecco la trama:
Si tratta di un documento commovente, nella sua nudità di cronaca e, al tempo stesso, un capolavoro della letteratura novecentesca. È un libro della dignità e dell’abiezione dell’uomo di fronte agli spietati meccanismi dello sterminio di massa. La vicenda della moltitudine che non aveva più nome, ma solo un numero impresso col tatuaggio sul braccio sinistro, viene evocata senz’ombra di retorica, lasciando alla tremenda realtà il compito di commentare se stessa. Dal coro degli indimenticabili personaggi del libro si alza un limpido messaggio morale e civile.
COMANDANTE AD AUSHWITZ
Questo libro-diario è stato scritto da Rudolf Höß membro delle SS e primo comandante del campo di concentramento di Auschwitz. In questo documento di difesa Höß racconta il funzionamento del lager nazista in un mix tra follia e finto pentimento. Ecco la trama:
Presentato da Primo Levi, il documento che per la prima volta ha illuminato dall’interno la mentalità e la psicologia dei nazisti, e la storia e il funzionamento delle officine della morte. Rudolf Hoss, ufficiale delle SS, fu per due anni il comandante del più grande campo di sterminio nazista, quello di Auschwitz, in cui vennero uccisi più di due milioni di ebrei. Processato da un tibunale polacco alla fine della guerra, venne condannato a morte. In carcere, in attesa dell’esecuzione, scrisse questa autobiografia. Si tratta di un documento impressionante che ci consente di cogliere dal vivo l’insanabile contraddizione tra l’enormità dei delitti e le giustificazioni addotte.
IL DIARIO DI ANNA FRANK
Altra testimonianza struggente è sicuramente il diario che Anna Frank, adolescente ebrea olandese, tenne dal 1942 al 1944 quando venne scoperta nella sua abitazione bunker e deportata insieme alla famiglia ad Auschwitz. La ragazza, morirà di tifo a Bergen-Belsen, nel febbraio o marzo del 1945. Aveva solo 16 anni. Ecco la trama:
Il “Diario” della ragazzina ebrea che a tredici anni racconta gli orrori del Nazismo torna in una nuova edizione integrale, curata da Otto Frank e Mirjam Pressler, e nella versione italiana da Frediano Sessi, con la traduzione di Laura Pignatti e la prefazione dell’edizione del 1964 di Natalia Ginzburg. Frediano Sessi ricostruisce in appendice gli ultimi mesi della vita di Anna e della sorella Margot, sulla base delle testimonianze e documenti raccolti in questi anni.
UN SACCHETTO DI BIGLIE
Ci troviamo in Francia. Si cambia quindi decisamente scenario. Però la storia rimane vera e quindi è possibile da inserire in quelle testimonianze che raccontano della furia del Nazismo. L’autore è Josph Joffo che racconta gli anni della Seconda guerra mondiale. Ecco la trama:
L’autobiografia di un ebreo che racconta la propria infanzia e le persecuzioni subite nella Francia occupata dai tedeschi duante la seconda guerra mondiale. Dalla fuga da Parigi alla ricerca di un rifugio fino alla salvezza definitiva avvenuta grazie all’intervento di un sacerdote cattolico, il coraggio di due fratelli disposti ad affrontare le situazioni più pericolose per salvarsi e le esperienze che li fanno maturare nonostante la giovane età.